La Casa Intelligente: il contributo della Building Automation

Un evento firmato Opera Luce in collaborazione con Ekinex, tra tecnologia, benessere ed emozione

Ieri, negli spazi di Opera Luce, si è svolto l’evento “La Casa Intelligente: il contributo della Building Automation”, un pomeriggio interamente dedicato a un tema sempre più centrale nel mondo della progettazione contemporanea: come la tecnologia può migliorare la qualità dell’abitare, senza mai perdere di vista il lato umano.

È stata un’occasione preziosa di confronto tra progettisti, architetti, designer e aziende partner, nata dal desiderio di raccontare una visione integrata e sensibile della domotica. Non un semplice insieme di dispositivi, ma una filosofia del vivere: un sistema che si adatta a chi lo abita, che sa emozionare, proteggere e semplificare.

Progettare emozioni

Opera Luce, azienda ospitante e promotrice dell’evento, ha aperto la giornata raccontando il proprio approccio unico alla progettazione illuminotecnica e domotica. Un approccio che mette al centro l’esperienza sensoriale, la cura estetica, la funzionalità e il benessere.

“Non realizziamo impianti,” è stato detto, “ma creiamo atmosfere. La tecnologia è il mezzo. Le persone, l’obiettivo.”

In un mondo in cui l’interazione con gli spazi è sempre più mediata da sistemi digitali, la sfida è mantenere la centralità dell’essere umano. E farlo con soluzioni su misura, integrate, intelligenti.

Ekinex: la tecnologia che sente

Tra i protagonisti dell’evento, Ekinex, azienda partner di Opera Luce, ha portato la propria visione della smart home come ecosistema armonico. Con dispositivi sofisticati, dal design minimalista, Ekinex integra la tecnologia nei contesti più raffinati, rendendola invisibile ma sempre presente.

Dall’illuminazione circadiana alla gestione climatica, dalla supervisione energetica alla sicurezza, i sistemi Ekinex rappresentano l’alleanza ideale tra estetica e prestazioni, contribuendo a rendere gli ambienti più vivibili, sostenibili e sani.

Verso un nuovo abitare

Durante l’incontro si è parlato di comfort termo-visivo, di qualità dell’aria, di controllo intelligente, ma anche di responsabilità progettuale, di sostenibilità ambientale e, soprattutto, di come l’automazione degli edifici possa diventare uno strumento concreto per costruire spazi capaci di farci vivere meglio.

L’interazione fra tecnologia e benessere non è più una suggestione futuristica: è una realtà progettuale già possibile oggi, e proprio giornate come quella di ieri dimostrano quanto il dialogo tra attori diversi – aziende, professionisti, innovatori – sia fondamentale per disegnare case e ambienti davvero “intelligenti”.

Grazie a tutti i partecipanti, ai partner, e a chi ogni giorno lavora per portare innovazione con sensibilità. L’appuntamento è al prossimo evento, sempre con lo sguardo rivolto a un abitare più umano, più bello, più consapevole.